top of page
Portfolio
DITTICO.jpg

DITTICO BUFFO NAPOLETANO 

LA SCENOGRAFIA

Prendere parte alla creazione del DITTICO BUFFO NAPOLETANO è stata per noi l’occasione più entusiasmante per portare in teatro il nostro mondo illustrato surreale e giocoso. E proprio “gioco” è stata la parola usata dal regista Marco Castagnoli per introdurci queste due storie, a questi due intermezzi dal teatro del ‘700 intrisi di un’ironia che se da un lato si trastulla sul filo dell’assurdo, dall’altra è clamorosamente attaccata ai fatti reali di una quotidianità senza tempo.

Colori ed oggetti tratti sono stati i nostri strumenti per dare vita al gioco più grande a cui abbiamo mai giocato…proprio in senso letterale! Uno spazio pazzo di azione scenica, un percorso ad ostacoli per adulti ambiziosi, scaltri e innamorati, un terreno di sfida su cui si procede in avanti lanciando dadi fatti d’astuzia e desideri. E’ stato incredibile sviluppare il progetto illustrato di Dittico Buffo Napoletano insieme al team creativo, perché ognuno ha saputo donarci decine di suggestioni e sfumature semantiche di una drammaturgia in continuo divenire, dandoci la possibilità di arrivare all’individuazione non semplice di quei toni di colore e forme necessari per trascinare il pubblico in una fantastica avventura visiva e onirica, oltre che uditiva.

Per Dittico Buffo Napoletano, Imaginarium ha realizzato le illustrazioni per la locandina e la scenografia del Maestro di Musica. Due righe su questo appuntamento barocco, prodotto dal Teatro Verdi di Pisa, con la regia di Marco Castagnoli, la direzione del M° Carlo Ipata, il progetto scenografico generale di Alejandro Contreras e i costumi di Cristina Ricci: si tratta di due incantevoli produzioni legate alla Napoli del ‘700.

La vedova ingegnosa consiste in due intermezzi che Giuseppe Sellitti, operoso maestro di cappella napoletano che, trentacinquenne, poteva già fregiarsi di due debutti importanti, aveva composto nel 1735 su libretto di Tommaso Mariani. Ricca di riferimenti alla commedia dell’arte, priva di moralismi e con un pizzico di gusto divertito e leggero per la parodia e il grottesco, si incentra su due personaggi, la giovane e arguta vedova Drusilla, e Strabone, un pavido medicastro molto ricco che Drusilla vuole assolutamente impalmare.

Certamente più noto il secondo titolo, Il Maestro di Musica, un pastiche attribuito a Pergolesi, un intermezzo per musica in due atti, di natura comica, composto su libretto di Antonio Palomba e basato sull’Orazio, opera che Pietro Auletta aveva rappresentato a Napoli nel 1737. Incentrato su tre personaggi (un impresario, un maestro di canto e la sua pupilla) e sul classico triangolo amoroso, Il Maestro di Musica fu messo in scena, per la prima volta, a Parigi il 19 settembre 1752 dalla Compagnia di Eustachio Bambini che già aveva destato un’ampia eco all’Opéra rappresentando, dello stesso Pergolesi, La serva padrona, e che proprio con Il Maestro di Musica dette il via alla celebre “querelle des bouffons”.

Un dittico Napoletano Poster

LA SCENOGRAFIA DEL MAESTRO DI MUSICA BY IMAGINARIUM

LO SPOT

IL MAESTRO DI MUSICA IN OPERATRIP!

bottom of page